domenica 8 settembre 2013

Zawiercie e le querce sul fiume Warta



      Preferisco il cinema.

 Preferisco i gatti.

 Preferisco le querce sul fiume Warta.

 Preferisco Dickens a Dostoewskij. (da Possibilità, 1998)

 Wisława Szymborska (Kórnik, 1923 – Cracovia 2012)   premio Nobel per la Letteratura nel 1996, poetessa e saggista


Nella Slesia settentrionale, sulle sponde del fiume Warta a 400 metri sul livello del mare, sorge Zawiercie sull'altopiano Cracovia-Częstochowa. La città oggi è un importante snodo ferroviario e nonostante la crisi è centro industriale per l’acciaio, i laterizi e il cristallo; piombo, zinco, argento e probabilmente uranio (anche se non sfruttati) sono le risorse del sottosuolo. In questa accogliente cittadina poco distante da Cracovia abbiamo passato una settimana intensa  sia emotivamente, sia per gli stimoli culturali che ci ha offerto. Con gli allievi del locale Gimnazjum abbiamo condiviso il gusto della ricerca (scientifica, ma non solo) e quello della scoperta di una realtà nuova per noi ragazzi italiani abituati a viaggiare in Europa e nel mondo, realtà nella quale ci siamo calati con entusiasmo, dagli angoli dell’antico quartiere Kromołów, al castello di Ogrodzieniec.

Questo è il "Comenius Project", il progetto comune di geologia e scienza: spostare gli orizzonti con la forza della conoscenza e della voglia di comprendere tutto quanto è intorno a noi, comunicare esperienze, vivere l'importanza della collaborazione tra le diverse realtà culturali della nostra comune Europa, in questo mondo che è senza dubbio un luogo difficile in cui crescere, ma che è anche un luogo dove imparare e migliorare ogni giorno, mettendo le proprie conoscenze e se stessi a servizio degli altri. Ci siamo messi in gioco, siamo scesi "in campo", lavorando insieme praticamente e non solo teoricamente sulle discipline scientifiche, siamo passati dallo studio in aula sui libri di scuola, alla lettura sul territorio del grande libro della natura. La scienza ci è diventata improvvisamente "vicina": lo studio della geologia, della chimica e della biologia si è trasformato da conoscenza a competenza, le  materie sono diventate "per tutti" e abbiamo avuto così la certezza che il sapere è davvero "di tutti" e non è soltanto un accumulo di nozioni per una élite ristretta.

Interesse per le discipline scientifiche, sviluppo di una mentalità aperta al confronto, ma anche disponibilità a progettare insieme un percorso per raggiungere uno scopo comune, questo è Il "Comenius Project", ed è anche un potente canale di comunicazione. Dovendo interagire con ragazze e ragazzi della nostra età in una lingua diversa, comunicare poteva sembrare difficile: non tutti sono padroni della lingua inglese! Non solo le nostre capacità espressive, ma soprattutto la nostra umanità, la nostra intelligenza, l’entusiasmo e la vivacità ci hanno permesso di diventare parte della comunità polacca che abbiamo conosciuto: ognuno di noi, ospitato da una famiglia diversa, ha trovato accoglienza e amicizia leale in persone con vite ed esperienze differenti dalle nostre. Lavorare tutti per raggiungere le stesse finalità ci ha fatto sentire ancora di più inseriti in una comunità giovane e sicura, anche di fronte alle tante difficoltà. Per questi motivi l'esperienza ci ha cambiato: è davvero importante comunicare con tutto noi stessi, c’è un modo di conoscere, sapere e imparare ad esprimere le nostre competenze e capacità anche, e soprattutto, in nuove situazioni, che è fatto di collaborazione con altri cittadini del mondo di cui, specialmente oggi, dobbiamo sentirci sempre di più parte. Collaborare divertendosi, divertirsi per collaborare a costruire una mentalità ecologica. Questo mi ha fatto capire il Progetto Comenius: ho diciotto anni, ho ricevuto un’eredità dalla Natura, voglio lasciarla a quelli che verranno, ma ora, per me, voglio divertirmi a conoscerla con quanti più giovani posso incontrare. Il Comenius mi ha dato questa opportunità.


Vito Cianci   4^ L

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