sabato 7 settembre 2013

...in TURCHIA!

Progetto Comenius, siamo diretti verso la prossima, nonchè ultima meta del nostro viaggio, alla scoperta di nuovi territori, parchi geologici, culture ma soprattutto di persone. La destinazione è Kizilchamam, Turchia. Partiamo dall'aereporto di Bari e durante lo scalo a Monaco incontro con i gruppi di francesi e polacchi. L'atterraggio, previsto in tarda serata e seguito da un breve tragitto in pulman ci permette di fare conoscenza dei nostri nuovi compagni. All'arrivo alla piccola, ma tanto ospitale cittadina di Kizilchamam i ragazzi turchi sono pronti ad accoglierci con i loro genitori che, notando i nostri volti stanchi a causa dal lungo viaggio, ci portano subito a casa per rifocillarci e offrirci una tazza di thè caldo (forse uno dei più buon che abbia mai provato). L'indomani l'appuntamento è all'istituto di scuola superiore di Kizilchamam. Dopo una sostanziosa colazione siamo pronti per affrontare la prima giornata, dedicata interamente alla visita dei parchi geologici della città. Questa prima meta si rivela davvero interessante grazie anche all'ausilio di una guida del luogo che ci fornisce tutte le informazioni necessarie. Tra i luoghi visitati durante i cinque giorni in Turchia sono state particolarmente significative le tappe al mausoleo di Atatürk, presidente della Repubblica Turca, considerato eroe nazionale e in Cappadocia, regione storica dell'Anatolia, patrimonio incluso nell'UNESCO. Questo viaggio ci offre anche l'opportunità di assaggiare piatti tipici del luogo, preparati appositamente dai genitori dei ragazzi per un banchetto allestito a scuola. Oltre al celebre kebab siamo stati ben felici di cimentarci dunque nell'assaggio di pietanze quali lo simit, pane ricoperto di sesamo, i dolma, fatti con verdure ripiene di riso e il bakalava, una sfoglia sottile farcita di pistacchi e noci che, personalmente, ho adorato. La comunicazione intanto tra i vari gruppi diventa sempre più scorrevole, i ragazzi intrecciano legami sempre più stretti e il tempo passa veloce. Il giorno della partenza siamo tutti tristi di doverci già salutare, di dover lasciare le persone con cui abbiamo condiviso un'esperienza così significativa, il tempo sembra essere volato.... Ma è tempo di tornare alla vita di tutti i giorni e a scuola dove ci sarà possibile condividere ciò che questo viaggio ci ha lasciato con i nostri compagni. Ritengo che il progetto Comenius non sia solo un progetto di intercultura ma una vera e propria esperienza di vita che permette a noi ragazzi di formarci, di conoscere nuove persone e intrecciare legami profondi, di migliorare la nostra capacità di adattamento e le nostre conoscenze linguistiche... Approfitto inoltre di questo breve testo, che probabilmente non sarà mai in grado di trasmettere le stesse cose che abbiamo provato noi ragazzi, per ringraziare tutti coloro che ci hanno permesso di partecipare al progetto e ci hanno accompagnato in questo splendido percorso e auguro a tutti i ragazzi degli anni che seguiranno di avere la stessa possibilità. 
Federica Giusto

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